FS RALn 60 Diesel units |950mm|

First time ever 950mm narrow gauge italian locomotive for Transport Fever 2!

I hope this mod can open to more ideas for future implementing of italian narrow gauge locomotive!

For the first mod I recreated some of the RALn 60 constructed by FIAT in 1950,

here’s a desciption:

English:

The railcars of the RALn 60 group, registered by the F.S. with numbers from 01 to 25, they are the result of the design of an innovative rolling stock compared to the previous technically outdated pre-war constructions and intended for universal use even on steep lines up to 75 per thousand, rack-and-pinion but surmountable with only complete adherence natural. The Sicilian metric gauge railway network operated by the State Railways presented a degree of elevator tortuosity and level variations such that in some cases they had required, with steam traction, the use of the rack. In the early post-war years, the economic recovery and the increased need for mobility made it essential to improve the offer of unacceptably slow and uncomfortable rail services carried out by old mixed carriages.

The Material and Traction Office of the State Railways in collaboration with the FIAT Railway Material Section prepared the project for a new, more comfortable and performing rolling stock.

The series was put into service in 1950 and received the approval of railway users with an increase in the flow of travelers but the supply of 25 railcars and five trailers proved insufficient. In some routes, such as between Piazza Armerina and Caltagirone, the number of monthly tickets sold became more than double, in others it increased by 50%, however the railcar fleet was not increased and a few years later the closure of the railway lines began. It was necessary to invest in route rectifications, for the revision of the armament and above all to equip the stations that were all without signaling, to allow the new railcars to best express their potential but the changed directions of the transport policy did not allow anything. letting the traffic decrease on the whole Sicilian network.

In the practical exercise, the problem, not adequately foreseen, arose of the freight and groupage service that the steam trains performed while the new machines lacked this possibility. It was remedied, but belatedly, by transforming the five trailers in the early sixties; a passenger semi-compartment became a trunk and the trailers from RLn 64.01-05 became RLDn 32.01-05. The RALn 60s continued to perform their service, also towing freight wagons and service vehicles until the last line, the Castelvetrano-Porto Empedocle railway, was closed. Five of them, extensively modified, continue to perform commuter service on the Circumetnea railway.

The RALn 60 were among the few rolling stock built specifically for Sicily.

After the decreed closure in 1971 of the panoramic (but unfortunate) line of Piazza Armerina, the twin-engined railcars were set aside in the square of the Dittaino station, in the midst of mountains of scrap metal, wagons and old locomotives exposed to the elements. Five of them, in the mid-1970s, were purchased by the Circumetnea railway, together with a single-engine railcar from the Castelvetrano Locomotive Depot. Initially the Circumetnea railway used them as they were, but following an accident in 1977, which involved the RALn 60.02, in 1981 it was decided to carry out a revamping process for all units.

The RALn 60-12 was monument at the Museum Train of Villarosa; in 2020 transferred and exhibited at the National Railway Museum of Pietrarsa, some of RALn’s still set aside in Castelvetrano, inside a shed of the Locomotive Depot.

Italiano:

Le automotrici del gruppo RALn 60, immatricolate dalle F.S. con i numeri da 01 a 25, sono il risultato del progetto di un rotabile innovativo rispetto alle precedenti costruzioni anteguerra tecnicamente superate e destinato ad un uso universale anche su linee acclivi fino al 75 per mille, spesso a cremagliera ma superabili con la sola completa aderenza naturale. La rete ferroviaria siciliana a scartamento metrico esercita dalle Ferrovie dello Stato presentava un grado di tortuosità elevato e variazioni di livelletta tali che in alcuni casi avevano richiesto, con la trazione a vapore, l’uso della cremagliera. Nei primi anni del dopoguerra la ripresa economica e l’aumentata esigenza di mobilità rendevano indispensabile il miglioramento dell’offerta dei servizi ferroviari inaccettabilmente lenti e scomodi espletati da vetuste carrozze miste.

L’Ufficio Materiale e Trazione delle Ferrovie dello Stato in collaborazione con la FIAT Sezione Materiale Ferroviario approntò il progetto di un nuovo rotabile, più confortevole e prestante.

La serie venne immessa in servizio nel 1950 e riscosse il gradimento dell’utenza ferroviaria con aumento del flusso di viaggiatori ma si rivelò insufficiente la fornitura di 25 automotrici e di cinque rimorchi. In alcune tratte, come tra Piazza Armerina e Caltagirone, il numero di biglietti mensili venduti divenne più che doppio, in altre aumentò del 50%, tuttavia non venne aumentato il parco di automotrici e alcuni anni dopo iniziò la chiusura delle linee ferroviarie. Era necessario investire per rettifiche di tracciato, per la revisione dell’armamento e soprattutto dotare del segnalamento le stazioni che ne erano tutte prive, per permettere alle nuove automotrici di esprimere al meglio la loro potenzialità ma i mutati orientamenti della politica del trasporto non permisero nulla lasciando che il traffico diminuisse su tutta la rete siciliana.

Nell’esercizio pratico si manifestò il problema, non adeguatamente previsto, del servizio merci e collettame che i treni a vapore espletavano mentre le nuove macchine erano prive di tale possibilità. Si rimediò, ma in ritardo, trasformando i cinque rimorchi nei primi anni sessanta; un semicomparto viaggiatori divenne bagagliaio e i rimorchi da RLn 64.01-05 divennero RLDn 32.01-05. Le RALn 60 hanno continuato a svolgere il loro servizio, trainando anche carri merci e veicoli di servizio fino alla chiusura dell’ultima linea, la ferrovia Castelvetrano-Porto Empedocle. Cinque di esse, ampiamente modificate, continuano a svolgere servizio pendolare sulla ferrovia Circumetnea.

Le RALn 60 sono state tra i pochi rotabili costruiti appositamente per la Sicilia.

Dopo la chiusura decretata nel 1971 della panoramica (ma sfortunata) linea di Piazza Armerina, le automotrici bimotori vennero accantonate nel piazzale della stazione di Dittaino, in mezzo a montagne di ferraglia, carri e vecchie locomotive esposte alle intemperie. Cinque di esse, a metà degli anni ’70, furono acquistate dalla ferrovia Circumetnea, insieme ad un’automotrice monomotore del Deposito Locomotive di Castelvetrano. Inizialmente la ferrovvia Circumetnea li usò per come si trovavano, ma in seguito ad un incidente avvenuto nel 1977, che coinvolse la RALn 60.02, nel 1981 fu deciso di eseguire un processo di revamping a tutte le unità.

La RALn 60-12 era monumentata presso Treno Museo di Villarosa; nel 2020 trasferita ed esposta al Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, alcune RALn sono ancora accantonate a Castelvetrano, all’interno di un capannone del
Deposito Locomotive.

Known issues:

– Asset texture are broken

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Power 272kw (RALn 60 – 09/10/11/12) – 136kw (RALn 60 – 16/21)
Tractive effort from 70 to 85kN
Max speed 70km/h
Year from 1950